Gli animali di internet: fra bufale e pesci d’aprile


Ok, lo ammetto, ieri mi sono divertito un bel po’ a confezionare il pesce d’aprile sulle dimissioni del Sindaco.

Per rendere la cosa più credibile (sperando che già dal titolo non fosse evidente lo scherzo, vista la data), ho cercato di replicare lo stile dei comunicati stampa che il buon Gaetano Guzzardo emette per conto del Comune.

Però, dato che l’argomento era molto delicato, mi sono curato di scrivere in fondo al post (bastava scendere con la schermata) che era pur sempre il primo di aprile e che sarò pure un CaneCattivo, ma non sono affatto immune al senso dell’umorismo.

La riuscita dello scherzo mi viene confermata dal numero di letture singole dell’articolo che, dal momento della pubblicazione a quello in cui sto scrivendo questo post, è stato visualizzato da 181 persone.

Ma, spirito goliardico a parte, lo scherzo di ieri voleva avere anche un paio di funzioni “sociali”:

  1. fermarsi al titolo ed alle prime parole di un articolo, molto spesso porta a travisarne il contenuto. Per questo è importante leggere tutto, fino in fondo. Si sarebbero evitati momenti di panico (o di gioia, a seconda del lettore) e la conclusione comune di tutti i lettori sarebbe stata più o meno unanime: “ma quanto è deficiente Andrea?”;
  2. internet è una sorta di enorme prato nel quale pascono, indisturbate ed incontrollate, intere mandrie di bufale. Credere alla veridicità di una notizia letta da qualche parte, senza andare a verificare altre fonti, porta molto spesso ad acquisire nozioni fondate sul niente, che fanno aumentare il tasso di disinformazione fra gli utenti. Le bufale pascolano sin dagli albori di internet, con la diffusione del mezzo ed i social network il fenomeno è aumentato a dismisura. Per questo è importante mantenere uno spirito critico nei confronti di quello che si legge su questo medium e non avere fiducia cieca per nessuna fonte, anche quando quest’ultima possa essere ritenuta affidabile. Questo discorso vale per tutta internet e questo blog non fa assolutamente eccezione.

Lo scherzo di ieri spero che alla fine vi abbia divertito e nient’altro, ma spero altrettanto che possa portare ai lettori di questo blog una maggiore consapevolezza del mezzo internet, un luogo in cui tutti possono scrivere e pubblicare e che, di conseguenza, comporta la pubblicazione di una marea di stupidaggini.

Andrea Uccello

5 pensieri su “Gli animali di internet: fra bufale e pesci d’aprile

  1. Non c’e’ che dire, il comunicato in stile “Guzzardo” era perfetto e non ho voluto dirlo ieri, per non rovinare l’ottimo “pesce d’aprile”. Anche io ieri mi sono divertito sul mio giornale a scriverne uno sulla formazione del governo tra Grillo e Bersani. Ma se mi permetti, da giornalista, e’ quello che hai scritto oggi, sulla verifica delle fonti di una notizia (regola fondamentale dell’informazione), che mi piace. Regola che purtroppo non sempre viene applicata da molti organi d’informazione, sempre piu’ schiavi della velocita’ e delle cosiddette “veline” (che non sono le ragazze di Striscia…), ma i comunicati esterni che arrivano nelle redazioni. Complimenti !
    Gaetano Guzzardo

    • Grazie per le tue parole Gaetano, mi fa piacere che lo scherzo ti abbia divertito e che le mie riflessioni le condivida.
      Spero pure che dentro al “Palazzo” si siano fatte quattro risate per questo scherzetto, ogni tanto sdrammatizzare può aiutare ad assumere una posizione più realistica nei confronti dei problemi, evitando di ingigantirli più del dovuto.

  2. Da affezionato ” Canicattivo “, desideravo fare i complimenti anch’io ad Andrea, soprattutto per le ” modalità d’uso ” di internet, importantissime ed utili. Sull’eccezionalità del gesto di Andrea mi sono espresso ieri. Però, ho una domanda per Gaetano Guzzardo, più una curiosità. Mica ti ha telefonato il Sindaco Paolo Amenta, per dirti, ” ma che c…osa hai combinato? “.

    Paolo Giardina

    • Naturalmente anche nel “Palazzo” ancora il “pesce d’aprile” ha il suo significato, e il suo fascino, di “burla”, per cui chi ha letto il “falso comunicato” del sottoscritto, abilmente scritto da Andrea, l’ha presa a ridere: sindaco compreso!
      Per quanto riguarda la curiosità di Paolo, lo voglio rassicurare che i rapporti con il sindaco sono talmente ottimi e di “fiducia”, così come devono essere per il ruolo che ognuno ricopre, che qualora l’avessi voluto fare dimettere, quantomeno gli avrei usato la cortesia di preannunciarglielo.
      La stessa cosa avrebbe fatto lui, facendomelo sapere.
      Ed io, naturalmente, non me lo sarei tenuto per me, ma avrei reso partecipe qualche migliaio di persone.
      Comunque, quel comunicato non l’avrei mai scritto il 1° di Aprile, per non rischiare di “non” essere creduto e, visto che sono buono, rischiando altresì, come si dice nel nostro mestiere, di dare “una bucatura” ai colleghi.
      E a pensarci, sono sicuro che anche il sindaco avrebbe evitato di dimettersi il 1° di Aprile, per non dare “una bucatura” a me, che avrei anche potuto non crederci.
      Insomma, caro Paolo, meglio evitare il 1° Aprile di prendersi sul serio: lasciamo almeno questa giornata alla burla e alla satira!

      Gaetano Guzzardo

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