Dopo la Guerra dei Roses, ecco la guerra dei Renzies (a Canicattini)


Post aggiornato il 5 dicembre, in fondo i nuovi sviluppi

 

la guerra dei rosesLa guerra dei Roses” è un film della fine degli anni ’80, diretto da Danny De Vito ed interpretato, oltre che dallo stesso regista, da Michael Douglas e Kathleen Turner. La vicenda narra di una coppia di coniugi che, arrivati ad un certo punto del loro matrimonio, rompono l’idillio ed iniziano a farsi una vera e propria guerra, decisi a farsi fuori l’un l’altro con ogni mezzo lecito e non. A narrare la vicenda è l’avvocato divorzista (De Vito) e l’epilogo è tragico, visto che marito e moglie finiscono con l’uccidersi a vicenda.

Ma cosa c’entra questo con Canicattini? E’ forse l’inizio di una nuova rubrica cinematografica?

No, ben difficilmente mi sentirete parlare di cinema, non è una mia grande passione e non ne ho alcuna competenza. Il collegamento con Canicattini riguarda una lotta tutta intestina non solo al PD, ma all’interno di coloro che sostengono la candidatura di Matteo Renzi alle primarie.

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Tutto è iniziato con l’entusiastico comunicato del comitato Adesso!Canicattini, che annunciava le primarie della rivoluzione renziana (in verità, sempre con le solite parole chiave usate da tutti gli altri predecessori del centrosinistra, finora non proprio onorate fino in fondo) e che alludeva anche all’attività amministrativa del Sindaco Paolo Amenta, senza comunque specificare chiaramente il passaggio di questi al PD. Accanto a nomi noti ed alcune new entry, il lettore più attento non ha potuto fare a meno di notare come mancassero nomi storici di politici di area piddina. Niente di strano, magari sarebbero usciti sostenendo Cuperlo o Civati.

Invece no, è arrivato anche il secondo comunicato di un altro gruppo di renziani, che a partire dal titolo accusano i primi di aver sostenuto la corrente di Bersani a Siracusa e che, con un gesto di minitrasformismo politico, adesso sostengono Renzi alle primarie.

E qui c’è la prima novità: in un piccolo comune come Canicattini, dove il PD è rimasto silente per molto tempo, non solo il partito si è risvegliato per le primarie, ma sono riusciti (male antico nella sinistra italiana) a dividere l’indivisibile, riuscendo a partorire due correnti renziane che si fanno la lotta!

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Ma chi ha firmato questo secondo documento? L’Assessore Salvatore Di Blasi (che affianca il Sindaco Amenta nella Giunta Comunale), il Consigliere Michele Zocco (che fa parte della maggioranza amentiana in seno al Consiglio Comunale), il Consigliere Loretta Barbagallo (ex Presidente del Consiglio Comunale, ex fedelissima amentiana, passata alle ultime elezioni prima sui banchi dell’opposizione ed ora siede come indipendente nel Gruppo Misto) e Sergio Petrolito.

Ma se risultasse vero che il Sindaco Amenta stia confluendo nel PD ed appoggi la prima corrente renziana, e se il conflitto fra le due correnti dovesse inasprirsi, liberando quelle tensioni che finora sono state latenti, il tutto avrà ripercussioni sulla maggioranza consiliare e sulla Giunta? Se davvero si facessero una guerra interna, è poi così fantasioso pensare ad un epilogo tipo Guerra dei Roses?

Andrea Uccello

AGGIORNAMENTO DEL 5 DICEMBRE

In risposta al comunicato emesso dal gruppo “Innovazione”, il direttivo comunale del PD ha diramato il seguente, duro, comunicato.

La guerra continua…

MISTIFICARE LA VERITA’ NON AIUTA IL DIALOGO
“INQUINA” I RAPPORTI INTERNI AL PARTITO

All’indomani della convocazione dell’Assemblea degli iscritti del Circolo PD di Canicattini Bagni (svoltasi martedì 3 dicembre) per organizzare al meglio un momento importante del Partito, le Primarie 2013, tutto ci saremmo aspettati fuorché un comunicato distribuito alla stampa e sui social network, a firma dell’assessore Salvo Di Blasi, dei consiglieri comunali Michele Zocco e Loretta Barbagallo, e di Sergio Petrolito, tutti iscritti a questo Circolo, e quasi tutti facenti riferimento all’area “fotiana-renziana” di “Innovazione”, con il quale, anziché venire a confrontarsi in Assemblea, e quindi all’interno degli Organismi del Partito, si è preferito rivolgersi agli organi di informazione, per fini ai quali vogliamo restare estranei e lontani.
Un comunicato che mistifica e stravolge la verità su alcuni passaggi della “travagliata” fase congressuale che il PD ha vissuto anche a Canicattini Bagni, denigrando e mettendo in cattiva luce il Partito, il suo Gruppo Dirigente, il percorso politico del suo Segretario di Circolo, Oliviero Guzzardo, e del Comitato “Adesso!Canicattini” che si riconosce nelle posizioni di Matteo Renzi.
Comitato, quest’ultimo, unico ufficialmente registrato nel sito del candidato alla segreteria nazionale del PD, già dalle Primarie del 2012, e fondato, in quell’occasione, proprio da Oliviero Guzzardo e da Sebino Scaglione, componente il Direttivo di Circolo e dell’Assemblea provinciale del PD.
Un comportamento “strano” quello del gruppo “Innovazione” a fronte di un’azione unitaria da sempre portata avanti da questo Gruppo Dirigente e dalle aree che lo compongono (area bersaniana e “Adesso!Canicattini”) già da prima degli appuntamenti congressuali del 3 e del 17 novembre scorsi, e sempre rigettata da “Innovazione”.
D’altra parte, suona già “strano” il fatto, come si legge, che chi copre incarichi istituzionali all’interno dell’Amministrazione del Sindaco Paolo Amenta o in Consiglio comunale, anziché chiedere notizie al diretto interessato in merito alla sua collocazione politica o alla sua eventuale adesione al PD o vicinanza a Matteo Renzi, lo chieda agli organi d’informazione.
Com’è altrettanto “strano” pensare che per essere “renziani” in questa provincia si debba necessariamente “aderire” al gruppo fotiano di “Innovazione”, in virtù non si sa di quale vantata primogenitura.
Da questa considerazione, per l’appunto, nasce la scelta di quanti si riconoscono in “Adesso!Canicattini”, o come li definisce “Innovazione” il “Gruppo Guzzardo-Scaglione”, di sostenere assieme ai bersaniani, la candidatura a Segretaria provinciale di Carmen Castelluccio anziché quella di Liddo Schiavo, persona rispettabilissima, ma sostenuta da un gruppo a noi distante per scelte e contenuti.
Stravolgere la verità non aiuta certo il dialogo interno al PD, né tantomeno il suo attuale Gruppo Dirigente, in gran parte nato dall’entusiasmo e dalla passione scaturita dalle Primarie del 2012, attraverso un percorso politico all’insegna della chiarezza, può essere “denigrato” o descritto come un gruppo dalle posizioni non coerenti con le scelte sinora fatte.
E allora proviamo, una volta per tutte, a fare quella chiarezza che anche “Innovazione” reclama nella speranza si porre fine a questo “tiro alle fune” e lavorare “unitariamente” per rafforzare il PD.
Dall’entusiasmo delle Primarie 2012, giovani e meno giovani “renziani” assieme ai componenti del gruppo “bersaniano”, già dal gennaio di quest’anno (basta andare a rileggere la stampa di quel periodo) si sono adoperati per ricostruire, unitariamente e nel rispetto reciproco, un PD totalmente scomparso a Canicattini Bagni, nonostante la presenza di consiglieri comunali (Zocco e Di Blasi, quest’ultimo poi dal maggio 2012 nominato assessore).
Un processo ed un impegno alla quale si è tentato di coinvolgere, ma inutilmente, anche quanti fanno riferimento ad “Innovazione”, per far crescere e rafforzare “unitariamente” quell’embrione e il suo coordinamento lasciato, contrariamente alla sua manifestata disponibilità all’allargamento, alla rappresentanza del renziano Guzzardo e della bersaniana Elita Amata.
Stesso rifiuto è stato ripetuto da “Innovazione” prima del congresso di novembre, quando le altre due aree (quella bersaniana e quella renziana di “Adesso!Canicattini”), al di la della loro comune scelta di sostenere Carmen Castelluccio, hanno proposto un’azione unitaria nell’elezione del Segretario di Circolo, Guzzardo appunto, e degli Organismi di Circolo (si proponeva di eleggere i 15 componenti del Direttivo, in modo equo tra le tre “anime”).
Al rifiuto di “Innovazione”, pertanto, le altre due aree hanno proseguito in questo percorso unitario e, nel pieno rispetto delle norme statutarie e del regolamento, ad avere la maggioranza del voto congressuale era la lista di Oliviero Guzzardo, che comprendeva anche i 15 componenti il Direttivo, senza i nominativi, mai forniti tra l’altro, dei rappresentanti di “Innovazione”.
Quindi, nessuna esclusione, né tantomeno la volontà di non essere unitari nel costruire il PD a Canicattini Bagni.
Stessa cosa non si può dire del gruppo di “Innovazione”, nella seconda fase congressuale del 17 novembre, al momento di eleggere i tre componenti della Convenzione provinciale, attraverso il voto ai candidati alla segreteria nazionale.
In quella occasione il gruppo di “Adesso!Canicattini”, considerato il comune riferimento al candidato Matteo Renzi, chiedeva ad “Innovazione”, che deteneva la delega per la formazione della lista dei delegati, di inserire un proprio rappresentante nella terna.
Proposta che veniva ancora una volta rifiutata, per cui gli aderenti ad “Adesso!Canicattini” si sono sentiti liberi di non votare chi li escludeva e di indirizzare il loro voto all’altra lista presente, quella di Cuperlo, in virtù non di una “cambio di casacca”, come qualcuno ha voluto descrivere, ma solo in virtù di una esclusione subita, e di un percorso “leale e corretto” fatto con il gruppo bersaniano.
Per cui, nessun “triplo salto mortale” come ha scritto qualcuno senza conoscere i fatti..
Da sempre, pertanto, sin dalla sua nascita nel 2012, il percorso politico di “Adesso!Canicattini” e del Segretario di Circolo, Oliviero Guzzardo, è stato coerente sia nella scelta unitaria nel guidare il PD, sia nella scelta di Matteo Renzi, nel rispetto delle scelte delle altre “anime” interne.
Un percorso ed una scelta, che non nasce dunque oggi né per “imposizione” alcuna come si vorrebbe far credere, per sminuirne i contenuti.
Altri, al contrario, dovrebbero spiegare i loro comportamenti a seconda delle “agitazioni” siracusane, del quale questo Gruppo Dirigente di Canicattini Bagni vuole restare lontano per evitare di esserne coinvolto, consapevole che non sempre hanno fatto e faranno bene alla crescita del Partito.

Il Direttivo di Circolo del PD di Canicattini Bagni

2 pensieri su “Dopo la Guerra dei Roses, ecco la guerra dei Renzies (a Canicattini)

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