Grillo, grillini e Canicattinesi


Dopo la grande stagione dei movimenti della società civile, dei primi anni novanta, e l’ultima ondata dei primi anni duemila, pensavo che un elemento fosse chiaro, un elemento che la politologia ha sempre dato per scontato, e cioè che tutte le aggregazioni che hanno per oggetto la soluzione di problemi che riguardano la collettività, nel momento stesso in cui tentano di rappresentarla nelle istituzioni, decretano la loro fine, per diventare come gli altri. Un movimento, che rappresenta per sua natura una parte dei problemi, proponendone la soluzione, nel momento in cui ispira a cariche istituzionali, e quindi aspira a governare la società nella sua globalità, diventa partito, con tutto ciò che porta con se. L’aspirazione al potere, in società complesse come quelle in cui viviamo, è l’antitesi del movimento. Chiaramente l’ho fatta breve, molto breve.

Per cui ritengo che l’errore di Grillo e dei grillini sia stata “ la discesa in campo “.

Esiste un’idea diffusa nella società moderna, ma in particolare in Italia, per cui la politica, cioè la rappresentazione di interessi, di parte, sia possibile esclusivamente assumendo cariche istituzionali. Questo è il limite forte della società civile, perché nell’ambito di un movimento, l’idea deve essere collettiva, ma la rappresentanza individuale.

Mi chiedo, può esistere, cioè nascere ed evolversi un movimento che ponga come prima regola, quella di “ non essere candidabile a nessuna carica istituzionale “, il riferimento non è ai singoli aderenti, l’aspirazione personale è un’altra cosa, ma al movimento in quanto tale.

Purtroppo, la politica è concepita e percepita non come la rappresentazione di interessi, ma come rappresentazione del potere, per cui chi vince le elezioni rappresenta il potere ed occupa cariche istituzionali, lo gestisce non sempre nell’interesse dei rappresentati, i quali al massimo hanno un aspirazione quella di sostituirsi nella gestione del potere.

Mi pongo una domanda, che è soprattutto una provocazione, in una piccola comunità, ma sono tutte piccole comunità, come quella canicattinese, può nascere un movimento della società civile, con le seguenti caratteristiche:

  1. Non si candida alle elezioni;
  2. Opera per tematiche e non per partito preso;
  3. Non essere inglobato nel sistema ( parte integrante del sistema );
  4. Non essere nell’anti sistema ( lottare il sistema );
  5. Essere espressione di interessi diffusi, che riguardano la globalità dei cittadini e farsi promotore di iniziative e proposte, di applaudire e sostenere il sistema, ma anche di criticarlo e combatterlo.

Le regioni, le province, i comuni, le unioni dei comuni, ecc. ecc. cosa sono se non dei luoghi in cui si rappresenta e si esercita il potere, non c’è tempo in quei luoghi per discutere di problemi, ma soltanto di gestione del potere.

Quindi se l’organizzazione politica della nostra società si fonda su questi enti, la politica si riduce esclusivamente ad una lotta tra parti contrapposte per gestire il potere, ed i movimenti i gruppi della società civile, ( anche i grillini ) inseriti in questo contesto ambiscono solo al potere ed alla sua gestione.

Quindi. Non occorre riorganizzare la politica, quella è una conseguenza, occorre riorganizzare la società.

Paolo Giardina

4 pensieri su “Grillo, grillini e Canicattinesi

  1. Caro Paolo,
    senza alcuna presunzione o chissà quale aspirazione vorrei ricordarti o forse farti conoscere una realtà tutta made in Canicattini dal nome PensieroCanicattinese, qualcuno di noi è sceso in piolitica anche alle ultime amministrative e sicuramente qualcun altro in futuro lo farà ma da libero cittadino e non da appartenente all’associazione che corrisponde alle caratteristiche da te prima citate.
    I movimenti le associazioni vanno alimentate con la partecipazione ATTIVA della cittadinanza, noi ci stiamo provando e speriamo di esserci riusciti in qualche circostanza.
    Buon lavoro.

  2. Ho seguito la vostra idea di Pensiero Canicattinese è mi piace anche nel nome, è la vostra è la dimostrazione che può esistere, un’associazionismo libero, che va sostenuto.

    • Per la diretta straming, è una competenza del comune e ci sono una serie di proposte che sono in attesa di essere presentate affinchè ogni consiglio sia trasmesso in diretta.
      Per quanto riguarda noi di CaniCattivi, possiamo già dire che saremo in consiglio il 23 armati di telecamera e che caricheremo il filmato sul nostro canale youtube.
      Saluti.

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