Le Larghe intese di King George


L’alternanza e il ricambio di potere dovrebbero essere i fondamenti della democrazia rappresentativa, ma in Italia che si fa? Quel che una volta si otteneva con la strategia della tensione e con le stragi, oggi si ottiene attraverso l’imposizione delle larghe intese. Il risultato è che alla fine in questa nazione non si verifica nessun ricambio di potere o alternanza e si governa non secondo il volere o i bisogni dei cittadini, ma secondo gli interessi dei poteri forti, che fin dalla nascita della repubblica condizionano la nostra fragile democrazia, motivo per cui rimaniamo una democrazia limitata e condizionata. In sostanza si governa più o meno come se i cittadini non esistessero, anzi si governa contro di loro.

Ecco perché il “porcellum” piace a tutti e non è stato mai modificato, nonostante la retorica: perché fondamentalmente esso diabolicamente garantisce benissimo le larghe intese e la sparizione di qualsiasi opposizione e dunque di qualsiasi ricambio di potere o nuove prospettive nel modo di governare.

Ma è abbastanza inutile scrivere queste cose, se non come mera analisi politica dell’attuale situazione, tanto qui siamo di fronte ad un sistema di potere cosi conservatore e feudatario, e talmente refrattario al cambiamento, che nei prossimi anni cambierà ben poco, anzi dobbiamo fare anche attenzione ai nuovi arrivati che si propongono come fautori del cambiamento, ma che potrebbero invece risultare funzionali alla restaurazione dell’attuale potere o peggio, all’instaurazione di un potere ancor più reazionario.

 

Marcello Mozzicato

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