Input del 12 ottobre 2013 – La Micro e la macro economia: un mondo di favole


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morettiNell’ultimo bilancio di Ferrovie dello Stato, si legge che nel 2012 i ricavi operativi hanno toccato quota 8,228 miliardi: di questi, solo 2,847 miliardi arrivano dalla vendita dei biglietti. Gli altri 5,4 miliardi sono “interventi e trasferimenti di risorse pubbliche”, e fin qui ci siamo. Poi, l’amministratore delegato Mauro Moretti dichiara: “Siamo un’impresa italiana e diamo contributi a tutti, in base ai limiti delle nostre possibilità, che sono tante”.

In siciliano si direbbe “futtiri ca ….. ‘i lautri“. Arrabbiati si, ma educati.

Un pensiero su “Input del 12 ottobre 2013 – La Micro e la macro economia: un mondo di favole

  1. Mi sembra che siamo di fronte al solito giochetto del capitalismo italiano, assistito dallo stato, in cui si privatizzano i profitti e si socializzano le perdite. Ma il nostro capitalismo (di poche famiglie) è alquanto feudale e poco dinamico, e nulla ha a che vedere con il libero mercato o con il liberismo come teorizzato da Adam Smith, in cui vige la competizione e la meritocrazia, tant’è che alla fine gli interessi dell’utente o della collettività (in questo caso si parla di treni) sono in basso alla lista. Le parole di Moretti fra l’altro, mi ricordano la pubblicità ingannevole. o quanto meno poco veritiera, che vediamo in questi giorni di “Mediaset” in cui rimarcano i grandi contributi dati da questa azienda alla nostra nazione (“senza mai chiedere nulla”) dimenticando una fetta di storia torbida che tutti sappiamo. Insomma, il nostro capitalismo è “truccato” già in partenza.

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