Testamento biologico


Alcuni mesi fa una associazione culturale cittadina ha promosso una conferenza sul tema di fine vita invitando Beppino Englaro e Mina Welby, due speciali persone che hanno condotto delle dure battaglie per il riconoscimento di un diritto fondamentale per i propri i cari, quale quello di decidere del proprio destino.

Due storie emblematiche in un’Italia intrisa di ipocrisia e clericalismo, due esperienze diverse sia nei protagonisti che nelle loro travagliate storie, un obiettivo comune quello di ristabilire un sufficiente grado di dignità alle vite della figlia e del marito che delle leggi disumane e degli atteggiamenti volutamente tentennanti da parte delle istituzioni laiche e religiose di questo paese, hanno condannato ad anni di sofferenze ulteriori a quelle del proprio stato.

La conferenza è stata arricchita anche dagli interventi di un autorevole esponente del comitato di bioetica che ha cercato di esporre la questione dal punto di vista normativo attuale e del diritto, intervento sicuramente illuminante tra la selva di leggi all’italiana e da un anestesista che ha esposto la questione da una angolazione prettamente sanitaria. Utili al dibattito gli interventi di alcuni dei numerosi concittadini intervenuti, segno che l’argomento affrontato durante la serata sia stato di grande interesse e colpisca da vicino le sensibilità dei canicattinesi. Uniche note stonate dell’avvenimento e che vale la pena sottolineare, gli interventi di alcuni dei nostri amministratori sentitisi in dovere non fosse altro per testimoniare gli onori di casa, essendo l’aula consiliare divenuto il proprio domicilio. Di maniera l’intervento del sindaco, da politicante puro con tanto di impegni presi al cospetto degli ospiti e degli intervenuti sulla istituzione presso gli uffici del nostro municipio di un registro ove poter depositare i testamenti biologici dei canicattinesi che avessero intenzione di lasciare in maniera indelebile le proprie volontà in materia di fine vita. A oggi il suo commovente intervento non mi sembra sia andato oltre le buone intenzioni, ma lui c’ha tanti cazzi per la testa!

La chicca, il gran finale ci è stato invece propinato dall’assessore alla sanità dott. Zocco, un pesce fuor d’acqua che ha rischiato di affogare nel proprio bicchiere colmo di banalità. Arrivato per l’occasione con l’armatura da crociato, con tanto di scudo dalle insegne papaline e lo spadone lucidato per l’evento, ha srotolato una antica pergamena redatta preventivamente in qualche sagrestia ed è riuscito in un sol colpo ad ammorbare i presenti con un pippone di rara ottusità clericale. Mascherato come suo personale punto di vista ha teso un vero e proprio agguato all’assemblea sprofondata in un surreale imbarazzo nell’ascolto del suo compitino a casa che come dallo stesso affermato, avrebbe dovuto ristabilire un certo equilibrio in seno alla discussione da lui considerata a priori troppo libertaria! L’effetto non si è fatto attendere con l’immediato svuotamento della sala tra i mugugni degli sfollanti.

Al di là delle bassezze proprie di noi umani quel che rimane della interessante discussione oltre ai nobili messaggi di Beppino Englaro e di Mina Welby, è soprattutto la loro straordinaria esperienza con la quale hanno rivolto l’invito di fronte alle lentezze decisionali delle istituzioni, l’iniziativa dei singoli cittadini che depositando presso gli uffici municipali il proprio testamento biologico obblighino l’istituzione a dover redigere il famoso registro.

Un atto di libertà oltre che segno di civiltà nel quale ciascuno di noi può da ora impegnarsi per la propria autodeterminazione.

P.s.: per tutti coloro che fossero interessati , sono scaricabili alcuni modelli di testamento biologico (link 1, link 2, link 3)che basterà riempire con i propri dati personali.

Luca Mozzicato

Lascia un commento firmandoti con nome e cognome. I commenti sotto pseudonimo non saranno approvati